Lezioni utili dalla London Climate Action Week
Un approfondimento sulla Ultra-Low Emission Zone di Londa: una delle politiche più ambiziose e trasformative sperimentate per ridurre le auto in città
Ciao!
Mancano pochi giorni alla scadenza per presentare progetti al premio Future4Cities 2025, connesso al festival che vivremo quest’anno a Torino dal 26 al 28 settembre, all’interno dei Chora & Will Days.
Mentre nei giorni scorsi a Londra si è svolta la London Climate Action Week 2025, appuntamento annuale che ha l’obiettivo di promuovere azioni per il clima, riunendo leader globali, imprese, governi e comunità per discutere soluzioni contro il cambiamento climatico e accelerare la transizione.
È stata l’occasione per fare il punto su una delle politiche più ambiziose e trasformative sperimentate in questi anni, che approfondiamo in questa newsletter: la Ultra-Low Emission Zone, la zona a bassissime emissioni di Londra. Per gli amici, ULEZ.
🕓 Questa newsletter oggi conta 1.870 parole e si legge tutta in 9 minuti
🏆 Hai un progetto in corso o appena terminato che sta trasformando la tua città? Candidalo attraverso il form online e portalo a Future4Cities!
⬇️ La zona urbana a bassissime emissioni più grande d’Europa
Uno degli assi su cui è impostato tutto il progetto di Future4Cities è l’azione climatica, e tra le politiche climatiche promosse dalle città in tutto il mondo spicca senza dubbio la Ultra-Low Emission Zone londinese.
Dal 29 agosto 2023, all’interno dei 1.500 kmq della Greater London – un’area estesa quanto Milano e Roma – possono circolare gratis solo i veicoli elettrici o a basse emissioni.
Le auto a benzina devo essere almeno euro 4 (immatricolate dopo l’1 gennaio 2006)
Le auto diesel devono essere almeno euro 6 (immatricolate dopo l’1 settembre 2015)
I motocicli devono essere almeno euro 3 (immatricolati dopo l’1 gennaio 2001)
Per poter circolare, i veicoli che non rispettano questi standard devono pagare una tassa di 12,50 £, che corrisponde a circa 15 euro al giorno.
La ULEZ è diventata una componente chiave delle misure avviate dal governo locale della capitale inglese per migliorare la qualità dell’aria (e quindi la salute dei cittadini londinesi) e contrastare il cambiamento climatico.
Ce lo raccontava nel podcast Città di ottobre 2023 Bianca Russo, Zero Emission Area Senior Manager di C40 Cities.
La scarsa qualità dell’aria, infatti, porta ogni anno a circa 1.000 ricoveri ospedalieri a Londra per asma e gravi patologie polmonari. E si stima che l’inquinamento atmosferico contribuisca a circa 4.000 morti premature, con legami a malattie come asma, cancro ai polmoni, malattie cardiache e demenza.
🏙️ Cosa dicono i dati
Durante la Week londinese sono stati molto citati i dati dell’ultimo rapporto London-wide Ultra Low Emission Zone One Year Report, che era stato pubblicato lo scorso marzo. I dati del rapporto confermano l’efficacia della misura nel ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria a Londra:
Le emissioni di ossidi di azoto (NOx) da auto e furgoni nell’Outer London sono diminuite rispettivamente del 13% e del 16% nel 2024 rispetto a uno scenario senza ULEZ
Le emissioni di particolato fine (PM2.5) da auto e furgoni nell’Outer London sono diminuite del 31%, equivalenti a un risparmio di 9,1 tonnellate di PM2.5 nel 2024
Le concentrazioni di diossido di azoto (NO2) al bordo strada sono inferiori fino al 4,8% nell’Outer London rispetto a uno scenario senza espansione della ULEZ. A livello cittadino, le concentrazioni di NO2 sono diminuite del 27% rispetto a un’ipotesi senza ULEZ, con riduzioni del 54% nel centro di Londra e del 29% nell’Inner London
Le emissioni di CO2 da auto e furgoni sono diminuite solo dell’1% nel 2024 rispetto a uno scenario senza espansione, equivalenti a un risparmio di 35.000 tonnellate. Dal 2019, la riduzione complessiva di CO2 è stata di 813.000 tonnellate (2%)
Oggi il 96,7% dei veicoli circolanti a Londra (dato settembre 2024) è conforme agli standard ULEZ, rispetto al 91,6% di giugno 2023 e al 39% di febbraio 2017. Nello stesso settembre 2024 la città ha registrato una riduzione di quasi 100.000 veicoli non conformi al giorno rispetto a giugno 2023: una diminuzione del 58%.
🛣️ Il percorso che ha portato alla ULEZ – e gli ostacoli che ha incontrato
Questi risultati sono arrivati come frutto di un percorso graduale, iniziato ormai dieci anni fa quando alla guida di Londra c’era Boris Johnson: fu l’allora sindaco conservatore a porre nel 2015 le basi per questa trasformazione, annunciando l’ambizioso progetto di creare “la prima Ultra-low Emission Zone al mondo” entro pochi anni.
Ma è stato soprattutto l’attuale sindaco, il laburista Sadiq Khan, a portarla avanti a partire dal 2017, prima con una “Toxicity Charge” per i veicoli immatricolati prima del 2006 e poi con la creazione della ULEZ, all’inizio limitata al centro della città e poi progressivamente espansa, fino a coprire tutti i 32 distretti di Londra da fine agosto 2023.
Non sono mancate le critiche, anzi. Chi ha contestato l’estensione delle ULEZ, soprattutto il partito conservatore che a Londra è all'opposizione, sottolinea che ai cittadini servirebbe più tempo per sostituire i propri veicoli, che non sarebbero disponibili abbastanza mezzi di seconda mano conformi e che la maggiore domanda potrebbe far salire il prezzo dei veicoli conformi, in un periodo in cui è già cresciuto anche il costo della vita.
Nel 2024 ci sono state diverse manifestazioni di protesta, con cartelli che accusavano Khan di mentire sull’inquinamento atmosferico (“Stop the Toxic Air Lie”) o di abuso di potere (“Stop the Khanage”).
Ma l’opposizione ha assunto anche forme più estreme. Già nel 2023 è emerso su X/Twitter il gruppo autoproclamato Blade Runners, che ha rivendicato la distruzione o il danneggiamento di centinaia di telecamere ULEZ, utilizzate per monitorare il rispetto della normativa. Pur limitati a una minoranza, questi atti vandalici hanno avuto molta risonanza mediatica, portando le autorità a rafforzare i controlli sull’infrastruttura di verifica degli accessi dei veicoli. Come ha scritto The Standard, queste azioni sono state sfruttate da gruppi di estrema destra, che hanno amplificato teorie cospirative sulla ULEZ come strumento di controllo statale.
🤝 Accompagnare il cambiamento ingaggiando la cittadinanza
L’introduzione e l’espansione della Ultra Low Emission Zone (ULEZ) a Londra sono state accompagnate da un’ampia strategia di comunicazione e coinvolgimento dei cittadini da parte della Greater London Authority (GLA) e di Transport for London (TfL), con il supporto di organizzazioni come C40 Cities, la rete delle città leader nell’impegno contro la crisi climatica, il cui presidente è proprio il sindaco di Londra Sadiq Khan.
Le strategie di comunicazione messe in atto hanno giocato un ruolo cruciale nell’informare i cittadini, con l’obiettivo di mitigare le resistenze e promuovere l’adozione di comportamenti più sostenibili.
In particolare, C40, in collaborazione con la UK Healthy Air Coalition, ha supportato la campagna Clean Air Wins per contrastare la disinformazione e promuovere il sostegno pubblico alla ULEZ. Qualche highlight della campagna:
La narrazione della ULEZ è stata impostata come una questione di giustizia sociale, sottolineando che le comunità a basso reddito, spesso prive di auto, subiscono di più gli effetti dell’inquinamento. Come ha detto il sindaco Khan nel 2022: “Quasi la metà dei londinesi non possiede un’auto, ma subisce le conseguenze dei veicoli inquinanti”
La campagna ha enfatizzato l’impatto dell’inquinamento sulla salute, utilizzando dati che dimostravano il legame con malattie respiratorie e morti premature. Questi messaggi sono stati testati per verificare la loro risonanza con il pubblico
C40 ha fornito assistenza tecnica per migliorare la raccolta e l’analisi dei dati sulla qualità dell’aria, fondamentali per validare i risultati della ULEZ. I dati poi sono diventati centrali nelle azioni di comunicazione per dimostrare l’efficacia della misura e rafforzare la fiducia dei cittadini
Infine, C40 ha preso di petto, attraverso interventi sui media e online, le teorie cospirative che dipingevano la ULEZ come uno strumento di controllo governativo, con l’obiettivo di smentirle
In una puntata del 2024 del podcast Città, Alessio Baù, Head of Campaign Global di C40 Cities, ci ha portato dietro le quinte delle strategie di comunicazione attuate a Londra per creare consenso intorno alle politiche climatiche, in particolare l’introduzione della ULEZ e la pedonalizzazione di strade sottratte al predominio delle auto e restituite alle persone come spazio pubblico urbano.
Ancora una volta, accompagnare il cambiamento, spiegare le ragioni di scelte esigenti e trasformative e ingaggiare le comunità locali è fondamentale per contenere le polarizzazioni. Per questo anche quest’anno all’interno del palinsesto di Future4Cities ci saranno appuntamenti dedicati a come comunicare con efficacia i progetti che cambiano il volto delle città.
🏆 Con il premio F4C 2025 mappiamo le soluzioni urbane più innovative
Anche quest’anno la nostra call for projects ha l’obiettivo di raccogliere e celebrare le iniziative promosse da amministrazioni pubbliche, associazioni, imprese, fondazioni e gruppi di cittadini rispetto alle sfide chiave delle città:
azione climatica
sviluppo economico locale
trasformazioni urbane
progetti dal basso
Siamo alla ricerca dei progetti che fanno la differenza nelle città italiane attraverso soluzioni innovative, partecipazione e reti di collaborazione.
Se hai un progetto in corso o appena terminato che sta trasformando la tua città, candidalo attraverso il form online e portalo a Future4Cities. La nuova scadenza per inviare candidature è il 7 luglio 2025.
Anche quest’anno al nostro fianco ci sarà una giuria composta da figure esperte dai mondi della ricerca, dell’attivismo e dell’impresa innovativa che ci aiuterà a selezionare cinque progetti finalisti per ciascuna categoria. Ve li presenteremo, qui e sul sito; poi sarà la community a decidere, attraverso un voto online, i progetti vincitori che premieremo e racconteremo al festival.
Se vuoi darci una mano a diffondere la call for projects, ci aiuterai a raccontare i tanti volti dell’innovazione urbana in Italia e valorizzare realtà e progetti innovativi che non sempre sono raccontati come meriterebbero. Grazie per l’aiuto che ci darai!
Se hai un progetto in corso o appena terminato che sta trasformando la tua città, candidalo attraverso il form online e portalo a Future4Cities.
Le candidature al premio sono aperte fino al 7 luglio 2025.
Per questa newsletter è tutto, ma prima di salutarci, uno spoiler: tenete d’occhio i canali di Chora e Will in questi giorni, che sta per arrivare un annuncio bello grosso 👀
Intanto, se credete che le nostre città abbiano bisogno di diventare più vivibili, sostenibili ed eque, siete sempre nel posto giusto.
Ci sentiamo la prossima settimana!
Il team di Future4Cities
✍️ Una firma per la rappresentanza tra generazioni in politica
Abbiamo deciso di sostenere la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Quote Generazionali”, un progetto che punta a riequilibrare la rappresentanza tra generazioni nelle istituzioni politiche.
La proposta ha un obiettivo semplice e potente: garantire uno spazio giusto per giovani, adulti e anziani nei luoghi decisionali, favorendo così innovazione, crescita sostenibile e una politica più rappresentativa.
Ecco cosa prevede concretamente:
Per ogni candidato over 60, deve essere presente almeno un under 35
Le liste che non rispettano le percentuali minime previste per fascia d’età non saranno ammesse
Tutte e tre le fasce generazionali (18–35, 36–55, 56+) devono essere rappresentate in proporzione alla popolazione
I partiti che rispettano le quote avranno accesso a incentivi economici e programmi di formazione politica per i giovani
L'obiettivo è raccogliere 50.000 firme, c'è tempo fino al 31 luglio per firmare!
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